SP 240 13 Rutigliano (BA)
Rutigliano è un paese alle porte di Bari noto come Città dell'Uva: lo sa bene la famiglia Messina, custode di una lunga e radicata produzione agricola di uva da tavola, avviata ormai tre generazioni fa dal visionario Francesco, detto Don Ciccio. Con un mezzo di fortuna, Francesco intraprese un viaggio dalla Sicilia alla scoperta delle terre pugliesi insediandosi, con grandi sforzi, nel recente panorama agricolo che un tempo stava nascendo nella zona di Rutigliano.
Oggi è il nipote - un altro Francesco - insieme al padre Alfio, a portare avanti l'azienda fortemente specializzata nell'uva senza semi. Fu proprio Alfio, alla fine degli anni Ottanta, tra i primi a introdurre le uve senza semi, “che in Puglia erano viste come un tabù”: la resa produttiva era molto più bassa, ma il senza semi è una delle innovazioni “di prodotto” spinte dalla richiesta del mercato.
Da qualche tempo, Agrimessina ha cominciato a vendere una parte della sua uva in packaging di carta e cartoncino, una scelta fatta perché questi materiali sono più sostenibili rispetto alla plastica tradizionale. Degno di nota è l'impegno negli ultimi anni che la famiglia ha deciso di intraprendere a favore di pratiche agricole sempre più sostenibili, come la conversione di una parte dell'azienda a regime biologico.
Al meraviglioso territorio delle terre di Bari dobbiamo anche la raccolta delle ciliegie che vede partecipi attivamente da generazioni i componenti della famiglia Messina.
In inverno, invece, l'azienda si fa portavoce dei vari agricoltori limitrofi: unendo le forze, fanno arrivare sulle nostre tavole melagrane, clementine, arance e mandarini, sempre rigorosamente biologici e “made in Puglia”.
Al meraviglioso territorio delle terre di Bari dobbiamo anche la raccolta delle ciliegie che vede partecipi attivamente da generazioni in generazioni i componenti della famiglia Messina.
In inverno, invece, l'azienda si fa portavoce dei vari agricoltori limitrofi: unendo le forze, fanno arrivare sulle nostre tavole melagrane, clementine, arance e mandarini, sempre rigorosamente biologici e “made in Puglia”.