Strada Monte Orsiera 42 Pinerolo (TO)
Stefano e Alessandro, rispettivamente 31 e 33 anni, sono i volti di un nuovo modo di interpretare la terra e il mondo agricolo. Forti di passione, entusiasmo, una tradizione familiare a contatto con le loro colline, ma soprattutto una laurea in biologia uno e in produzioni vegetali l'altro, hanno dato il via all'azienda Il Sottobosco- Liberi Frutti, specializzata nella produzione di ortofrutta BIO.
L'azienda è fautrice di un modello di agricoltura basato sull'esaltazione della diversità. Il concetto di policoltura è l'essenza del lavoro di Stefano e Alessandro: si producono piccoli frutti, in particolare fragole, mirtilli, lamponi, ma anche ortaggi estivi e autunnali, con un occhio di riguardo nei confronti di varietà antiche e rare. Significativa anche la parte legata ai prodotti trasformati, in particolare succhi e nettari di frutta, confetture e conserve.
E' Stefano a raccontarci la visione aziendale: “Per noi la biodiversità è alla base di quello che facciamo e riguarda proprio l’ecosistema azienda; è una visione d’insieme di gestione del territorio in cui operiamo. La presenza di tantissime aree verdi, di siepi, di filari incolti, per noi è una ricchezza; infatti, un terzo della superficie che attualmente coltiviamo è formato da boschi, prati e aree verdi. Non abbiamo mai cercato di massimizzare ogni metro quadro produttivo, ma abbiamo sempre cercato di mantenere dei “polmoni verdi” per fare in modo che l'ambiente in cui operiamo sia meno invaso possibile dall’agricoltura, che già di per sé è una forzatura. In questo modo cerchiamo di lavorare sì per noi stessi, ma anche per il futuro, per chi verrà dopo e per il territorio nel quale operiamo. Siamo felici di aver appena ottenuto la certificazione “Biodiversity Friend”, che attesta proprio l’impegno che l’azienda prende in questa direzione: ci crediamo tantissimo e quest'anno finalmente riusciamo a mettere in pratica i principi per avere la certificazione. Adesso si parla tanto di biodiversità, è un tema sulla bocca di tutti e non può che farci piacere, perché è ora che in agricoltura (e non solo) si capisca l'importanza di tutelarla. Noi andiamo avanti così da sempre, quindi continueremo sicuramente a farlo.”