Via Garetta 8/A Genola (CN)
A metà degli anni ‘90 un piccolo gruppo di allevatori ,meno di dieci agli inizi e più di 80 oggi, guidati dall’allora veterinario buiatra Sergio Capaldo, si riuniscono in un’associazione, La Granda, che si è fatta ambasciatrice della Piemontese per riportare in auge e rivalorizzare l’allevamento di questa antica razza, proponendo una nuova modalità di allevamento in grado di selezionare la genetica e l’alimentazione dei bovini così da dare risalto alle caratteristiche nutrizionali e gustative della Razza Piemontese.
La Granda si fonda su un rigido disciplinare che regolamenta non solo l’allevamento e l’alimentazione, ma anche la lavorazione della terra da cui derivano i foraggi per gli animali.(Agricoltura Simbiotica con micorrizazione delle piante)
La diretta conseguenza dell’applicazione di questo regolamento è l’introduzione del prezzo fisso concordato all’allevatore che ora, forte di una retribuzione sicura a fronte di un lavoro scrupoloso e corretto, può davvero diventare imprenditore, mettere radici nel suo territorio e partecipare con la sua azienda famigliare alla ricostruzione del tessuto sociale delle campagne, evitando il triste esodo e spopolamento dei terreni agricoli.
Gli allevatori e le loro famiglie sono i veri protagonisti de La Granda, con la quale condividono un percorso di crescita comune, intervenendo responsabilmente sul territorio, omaggiando la tradizione e adottando allo stesso tempo tecnologie innovative.
Gli allevamenti de La Granda, hanno raggiunto oggi quota 75 e numerosi sono quelli in attesa di entrarvi a far parte.
La Granda ha avuto fin dagli albori il pieno supporto e collaborazione di SLOW FOOD, con la quale da sempre condivide i valori di Buono, Pulito e Giusto, oltre all’impegno nel ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi i territori e le tradizioni locali.
Con questi due termini si va semplicemente a distinguere il capo femmina da quello maschio. Nel mondo della carne quella di fassona è considerata più morbida e gustosa, e quindi migliore, rispetto a quella del fassone, naturalmente più fibrosa.
Sempre più spesso sentiamo parlare di scottona, ma che cosa significa nello specifico e cosa c’entra con la fassona? La scottona è semplicemente una giovane femmina di bovino, può avere tra i 18 e 24 mesi di età, non deve aver ancora mai partorito ed è destinata alla macellazione. Con il termine “scottona” non si va però ad individuare una specifica razza bovina, ma solo una tipologia ben definita di quella razza, quindi la scottona può essere di fassona, ma se non specificata può appartenere a qualsiasi altra razza.